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Autostrada sulle Dolomiti, un incubo ricorrente in campagna elettorale. Ma sarebbe ora di smetterla…Autostrada sulle Dolomiti, un incubo ricorrente in campagna elettorale. Ma sarebbe ora di smetterla…



Mentre si attendono gli sviluppi concreti del progetto per prolungare la ferrovia dal Cadore alla Pusteria e mentre in tutta Europa l’inverno è segnato anche quest’anno dagli allarmi per l’aria irrespirabile nelle città soffocate dal traffico (diesel e non), in Veneto c’è ancora chi agita in campagna elettorale il mito anacronistico e falso dell’autostrada dentro le Dolomiti (la A27 da allungare dal Bellunese fino in Austria).
Di seguito il comunicato di alcune associazioni che si sono mobilitate di nuovo per ribadire il no a queste visioni proiettate nel passato, che rispolverano progetti antistorici e negativi per il nostro territorio montano.

IL COMUNICATO

Puntualmente, a cicli continui, riemerge, ancora una volta, il leit motiv del prolungamento dell’A27. Ancora una volta riproponendo l’autostrada come la soluzione a tutti i problemi del Bellunese, ancora una volta dietro la spinta di forze economiche con interessi estranei alle comunità di montagna, ancora una volta da parte di forze politiche che nel loro agire non hanno mostrato alcuna attenzione per le difficoltà di chi vive e opera nelle terre alte, ancora una volta, e con più vigore, in campagna elettorale e ancora una volta ipocritamente ignorando che gli accordi internazionali impediscono questo tipo di “sfondamento a nord”.

Per evitare lo spopolamento, le genti di montagna devono poter avere opportunità pari a quelle delle genti di pianura in tema di servizi pubblici, scuola/formazione, sanità (gli abitanti dell’alta valle del Piave devono fare dai 100 ai 270 km per usufruire della maggioranza delle prestazioni erogate dall’ULSS di appartenenza); trasporti pubblici efficienti, assistenza agli anziani, perequazioni per il maggior costo della vita, sostegno per la difesa del suolo (i tre quarti delle aree franose dell’intera regione si trovano nel Bellunese) e nel rispetto dell’incontestabile pregio ambientale (metà del territorio provinciale è classificato Zona di Protezione Speciale e metà delle Dolomiti patrimonio Unesco sono contenute nei confini bellunesi).

Di certo gli abitanti delle terre alte non sentono il bisogno di trasformare le loro strette e fragili valli in un corridoio di traffico su gomma nell’interesse delle lobby del cemento e della finanza ma non certamente di questa provincia e dei territori che dovranno sopportarne le conseguenze. Sentono invece la necessità di avere maggior peso politico a loro tutela, e questo non può dipendere esclusivamente dalla demografia, ma deve tener conto delle specificità della montagna, del suo patrimonio storico e culturale, delle tante sue potenzialità e, non ultimo, della sua importanza come presidio a difesa e protezione della pianura.

L’unità delle popolazioni di queste periferie va posta come obiettivo, per raggiungere una massa contrattuale che sostenga la ricerca di soluzioni alle criticità menzionate e contrasti le ricorrenti iniziative che, come “lo sfondamento a nord”, sono a servizio di interessi estranei che danneggiano e indeboliscono le comunità su cui vengono calate. Occorre cambiare registro o, come affermiamo da anni, occorre muoversi “Per altre strade“.

27 febbraio 2018

Associazioni firmatarie:

CIPRA Italia
Comitato Peraltrestrade Carnia-Cadore
WWF O.A. Terre del Piave	
Mountain Wilderness				
Italia Nostra sezione di Belluno
LIBERA Nomi e Numeri contro le mafie	
Ecoistituto Veneto “Alex Langer”
Gruppo Promotore Parco del Cadore



Mondiali di sci e infrastrutture: appello delle associazioniMondiali di sci e infrastrutture: appello delle associazioni



Ecco il podcast di Voci dalle Dolomiti andato in onda a Radio Cooperativa il 16 gennaio 2018.

Fra i temi trattati il dibattito in corso sulle infrastrutture previste in Cadore in vista dei Mondiali di sci 2021 a Cortina d’Ampezzo: alcune associazioni temono che interventi stradali esagerati possano, fra l’altro, accrescere il rischio di creare un corridoio di attraversamento sulle Alpi che richiamerebbe pericolosamente traffico pesante (Tir in cerca di un’alternativa economica all’Autobrennero).

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Provincia, Costituzione, autonomia: prospettive bellunesiProvincia, Costituzione, autonomia: prospettive bellunesi



Si è parlato di nuovo della rivendicazione autonomistica in provincia di Belluno, martedì scorso, 10 gennaio, a Voci dalle Dolomiti, sulle frequenze Fm di radio Cooperativa. Ecco il podcast della trasmissione, con l’intervista ad Andrea Bona, vicepresidente del movimento Belluno autonoma Regione Dolomiti (Bard) e con il costituzionalista Daniele Trabucco.

Bona esamina sia la prospettiva del referendum veneto sull’autonomia regionale («da sostenere ma non è quella la soluzione per il Bellunese») sia la necessità di ritrovare un canale di collaboraziones erie con Trento e Bolzano, dopo il brusco raffreddamento dovuto alla decisione della classe politica di maggioranza nelle due Province autonome di sostenere senza riserve la riforma costituzionale del governo Renzi, malgrado l’impronta centralista ai danni di Regioni e Province, solo perché non toccava gli Statuti speciali.

La prospettiva ideale, secondo il Bard, per dare un assetto istituzionale capace di affrontare la crisi dela provincia alpina bellunese è una forma forte di autonomia, possibilmente nel contesto di una nuova Regione dolomitica con Trento e Bolzano.

L’assalto ai corsi d’acqua: ecco il dossier “Centraline”L’assalto ai corsi d’acqua: ecco il dossier “Centraline”



Ecco il podcast della puntata andata in onda ieri in Fm a Radio Cooperativa di Voci dalle Dolomiti, che propone la registrazione di una parte dell’incontro promosso da Acqua Bene Comune Belluno per presentare il dossier “Centraline”, sull’ipersfruttamento idroelettrico dei corsi d’acqua.
Un dossier che svela le verità nascoste dietro la retorica della sostenibilità ecologica e dello sviluppo, sottolineando gli enormi interessi economici che stanno dietro il lucroso affare della costruzione delle centraline.
Un dosserie che cerca di rispondere a domande quali:
– Chi sono gli speculatori dell’acqua, veri e propri predoni, dall’accento molto simile al nostro?
– Quale impatto ambientale hanno questi impianti?
– Vengono autorizzati e gestiti rispettando la legge?

Voci alla radio. Profughi e muri in Europa. Successi per un’agricoltura pulita a BellunoVoci alla radio. Profughi e muri in Europa. Successi per un’agricoltura pulita a Belluno



Si parla di agricoltura pulita e di profughi nella puntata di Voci dalle Dolomiti andata in onda martedì 4 settembre.  Nella prima parte, la presentazione della serata di venerdì 7 ottobre, a Belluno, alla Casa dei beni comuni, con gli autori del libro “Lungo la rotta balcanica. Un viaggio nella storia dell’umanità del nostro tempo”, Anna Clementi e Diego Saccora. Ascolteremo la voce di Anna Clementi che delinea il quadro creatosi con l’erezione dei vari muri in Europa e con l’accordo Uer-Turchia per fermare i migranti.
Nella seconda parte ci si occupa del primo significativo successo della campagna «Liberi dai veleni»: il Comune di Belluno ha adottato – sostanzialmente senza modifiche – il regolamento «anti-pesticidi» pericolosi elaborato dal movimento Terra bellunese. Riascolteremo le voci di alcune esponenti del movimento Terra bellunese che illustrano la questione agricola e le insidie, ma anche le opportunità, che può rappresentare per un territorio di montagna come quello bellunese.

Resistenza e autonomia alpinaResistenza e autonomia alpina



“Voci dalle Dolomiti” andata in onda il 28 apriel 2015, in Fm, a Radio Cooperativa. In scaletta, un’altra pagina dedicata alla lotta di Liberazione: un’analisi, affidata a studiosi e a testimoni dell’epoca, del ruolo avuto dal clero durante l’occupazione nazista delle tre province dolomitiche di Bolzano, Belluno e Trento, che dopo l’8 settembre 1943 furono annesse nella nuova entità amministrativa denominata Zona di operazioni delle Prealpi, controllata dai vertici del nazismo tirolese e afferente al Terzo Reich. Fra le voci che si possono ascoltare, quelle degli storici Gerald Steinacher, austriaco, e Leopold Steurer, sudtirolese, della partigiana bellunese Ester Riposi e del deportato feltrino Gianni Faronato.

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Comunità libere, senza miti etniciComunità libere, senza miti etnici



“Voci dalle Dolomiti” andato in onda in Fm a Radio Cooperativa martedì 31 marzo 2015. Il programma è dedicato a una riflessione sui temi del federalismo, della rappresentanza democratica dei cittadini e dei territori, con uno sguardo particolare alla situazione nell’arco alpino orientale italiano, con l’evidente squilibrio fra aree dotate di istituzioni forti, a statuto speciale, e altre deboli e ora ulteriormente penalizzate dalla riforma delle Province ordinarie voluta dal governo Renzi.

Di questo e altro parliamo con l’antropologo trentino Stefano Fait, autore con il giornalista bolzanino Mauro Fattor dell’interessante saggio “Contro i miti etnici. Alla ricerca di un Alto Adige diverso, che mette in luce le serie criticità del modello di convivenza sudtirolese, sostanzialmente basato su un’idea di separazione dei gruppi etnici.

Un modello che, malgrado evidenti fallimenti sul piano della coesione sociale, viene sistematicamente additato da politici italiani, spesso statisti improvvisati al cospetto di gravi grisi geopolitiche internazionali. Ultimo della serie, il premier Matteo Renzi, a proposito del conflitto fra Russia e Ucraina.

Radio Cooperativa trasmette principalmente sui 92.7 Mhz, fra le altre frequenze, quelle attive in Valbelluna: 97.2 e 98.75 Mhz. È un’emittente non profit che ha bisogno del sostegno di tutti!

Agricoltura, le Alpi chiamano la UeAgricoltura, le Alpi chiamano la Ue



Puntata di Voci dalle Dolomiti andata in onda a Radio Cooperativa martedì 24 marzo 2015. In programma una conversazione con la giornalista di Feltre Francesca Valente, che ha partecipato a un incontro sull’agricoltura nell’area alpina, promosso a Strasburgo dall’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann.
Uno dei temi affrontati è la fine del sistema delle quote latte e il conseguente rischio che allevamento e sistema lattiero-caseario delle zone di montagna siano travolti dalla concorrenza delle produzioni a basso costo delle grandi realtà di pianura.
Resta inspiegabile l’assenza a questo summit alpino di rappresentanti istituzionali della Provincia di Belluno.
E oggi si parlerà anche della situazione istituzionale bellunese, con la Regione Veneto che ancora non trasferisce alla Provincia le competenze: secondo la legge dell’agosto 2014 era tenuta a farlo entro il mese scorso…
Radio Cooperativa si ascolta in Fm anche in Valbelluna sulle frequenze dei 97.200 e 98.750 Mhz. 

In piazza contro il razzismoIn piazza contro il razzismo

Manifestazione antirazzista, Belluno, piazza Duomo, 1° novembre 2014


norazLa trasmissione andata in onda in Fm a Radio Cooperativa martedì 28 ottobre – come sempre alle 17.30 – si è occupata di diversi temi: in apertura, la presentazione della manifestazione in programma il 1° novembre alle 14.30 in piazza Duomo, “Belluno respinge il razzismo” per un territorio democratico, aperto e solidale è uno dei temi della puntata.

Il programma qui pubblicato si occupa anche di piste ciclabili, agricoltura biologica (aoountamento a Feltre il 30 novembre con “Chiamata a raccolto” promossa da Coltivare condividendo), del Linux Day con un’intervista sul free software e della rassegna sulla malattia mentale “Qualche passo” dell’associazione Blhyster.

Fotogallery e podcast

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Memorie partigiane in camminoMemorie partigiane in cammino

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Il 29 giugno, malgrado il tempo inclemente, siamo stati al passo del Broccon, per una sorta di conferenza itinerante, in uno splendido scenario naturale, per ricordare le vicende della Resistenza sul Lagorai: l’incontro si è svolto domenica scorsa al passo del Brocon, dove – malgrado il maltempo – una trentina di persone hanno partecipato a una passeggiate delle memoria verso il monte Coppolo, al confine fra Trentino e Bellunese, nell’area in cui nel febbraio 1945 fu uccisa dai nazisti la giovane partigiana Ancilla Marighetto «Ora» di Castello Tesino.

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