Categoria: Voci dalle Dolomiti

Archivio digitale delle trasmissioni radiofoniche settimanali a cura di Zenone Sovilla andate in onda a Radio Cooperativa.
“Voci dalle Dolomiti”, in FM il martedì alle 17.30, si occupa di tematiche riguardanti soprattutto (ma non solo) l’area bellunese e le zone montane limitrofe. Spesso vengono proposte interviste originali per approfondire tematiche riguardanti la tutela dell’ambiente e della salute umana, la vita delle istituzioni, i movimenti presenti nella società locale, le priorità nel dibattito politico, le criticità della vita in montagna.
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Politica, il presente angusto e lo sguardo lungo di Alex LangerPolitica, il presente angusto e lo sguardo lungo di Alex Langer



Ecco il podcast di “Voci dalle Dolomiti” trasmesso martedì 11 settembre 2018 in Fm a Radio Cooperativa.
In apertura, la seconda parte del dibattito sullo stato della democrazia e sulle derive populiste e demagogiche in corso.  Segue un interessante documento d’archivio: un intervento di Alex Langer, tenuto nel 1994, sul tema del federalismo e della rappresentanza democratica. Nei podcast precedenti di Voci dalle Dolomiti si trovano anche altre trasmissioni che propongono il riascolto di interventi tenuti da Alex Langer, che consideriamo uno dei più lucidi pensatori e attivisti politici europei del secondo dopoguerra.
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Sui sentieri della CostituzioneSui sentieri della Costituzione



Ecco il podcast di “Voci dalle Dolomiti” trasmesso martedì 4 settembre 2018 in Fm a Radio Cooperativa.
Ascolteremo il dibattito sullo stato della democrazia e sulle derive populiste e demagogiche in corso.
Analisi e proposte nel corso della “Camminata partigiana sui sentieri della Costituzione”, una passeggiata tra le frazioni bellunesi di Tisoi e di Bolzano, con tappa alla casera Tovena, dove i partecipanti sono stati ospiti del comitato usi civici di Bolzano bellunese e di Vezzano.

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Pesticidi, documentario a Trichiana: parla il giornalista Andrea TomasiPesticidi, documentario a Trichiana: parla il giornalista Andrea Tomasi



Ecco il podcast di Voci dalle Dolomiti andato in onda poco fa a Radio Cooperativa: filo conduttore la questione agricoltura, con l’intervista al giornalista e videomaker trentino Andrea Tomasi, autore del docufilm “Pesticidi, siamo alla frutta” (sottotitolo “Biancaneve non è sola”), in programma giovedì 7 giugno alle 20.30 alla sala San Felice di Trichiana nell’ambito della campagna Liberi dai veleni.
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Per un’agricoltura sana: incontri trentiniPer un’agricoltura sana: incontri trentini



L’agricoltura intensiva con largo uso di pesticidi e basata su monocolture “redditizie” fa male, ma un’altro modello è possibile e viene praticato da molte aziende.
Di iniziative a favore di un’agricoltura sana si è parlato a Pergine Valsugana grazie al sodalizio Agricultura Trentino, che da oltre un anno promuove riflessioni sulla conversione al biologico in un territorio particolarmente segnato dal modello intensivo.

Ecco il podcast di “Voci dalle Dolomiti” andato in onda ieri in Fm a Radio Cooperativa: sono proposte le registrazioni dei due interventi alla serata organizzata a Pergine Valsugana da Agricultura Trentino “Ripensare l’agricoltura. Etica, biodiversità e salute” (primo di tre incontri, l’ultimo si terrà il 29 maggio a Trento).
Ascolteremo le voci di don Gabriele Scalmana, responsabile pastorale del Creato della Diocesi di Brescia, e di Giada Pislor, attivista della campagna «Liberi dai veleni» (Belluno) che parlerà del ruolo fondamentale dei movimenti locali.

Il ciclo di incontri “Ripensare l’agricoltura. Etica, responsabilità e salute” prosegue il 29 maggio a Trento, nella sala circoscrizionale di via Clarina, con l’oncologa Patrizia Gentilini e i medici Roberto Cappelletti e Gianni Gentilini, sul tema “Sani in un mondo malato: l’incredibile illusione”.

Inquinamento dell’aria e del suolo: le contromisureInquinamento dell’aria e del suolo: le contromisure



Ecco il podcast di Voci dalle Dolomiti​, andato in onda ieri – 27 marzo 2018 – in Fm a Radio Cooperativa: si parla di inquinamento atmosferico e del suolo, con uno sguardo alle nuove misure annunciate dal Comune di Belluno, un’intervista a Giada Pislor sul nuovo regolamento di polizia rurale adottato da molti Comuni (compresi il capoluogo provinciale e Feltre) per vietare i pesticidi pericolosi, un intervento del fisico meteorologo Thierry Robert Luciani (Centro nivometeo Arpav di Arabba) che illustra le caratteristiche microclimatiche delle valli montane (e in particolare della Valbelluna) e il ruolo delle correnti d’aria in rapporto alle emissioni nocive in atmosfera.

Il confine orientale: dalla violenza fascista alle foibe (parte 2)Il confine orientale: dalla violenza fascista alle foibe (parte 2)



Il 13 e il 20 febbraio scorsi Voci dalle Dolomiti ha proposto a Radio Cooperativa la registrazione dell’incontro dibattito svoltosi a Mel (Belluno) sul tema “Il confine orientale: dalla violenza fascista alle foibe”.

L’incontro, come spiegano gli organizzatori (la sezione La Spasema dell’Associazione nazionale partigiani) ha voluto tenere insieme la Giornata della memoria e il Giorno del ricordo, ascoltando lo studioso friulano Dario Mattiussi del Centro Isontino di ricerche storiche.

In questa pagina è disponibile la seconda parte della registrazione, qui invece si può ascoltare la prima, andata in onda la settimana precedente.

Ecco come i promotori hanno presentato l’iniziativa nella pagina Fb della sezione Anpi La Spasema.
«Quest’anno la nostra sezione ANPI “la Spasema” ha scelto di riunire in un unico incontro-dibattito la “Giornata della Memoria” con “la Giornata del Ricordo”.

Ne discuteremo col relatore Dario Mattiussi segretario del Centro Isontino di ricerche storiche “L. Gasparini” il quale ha presentato le nostre prime due mostre sulle problematiche del confine orientale, ovvero le violenze del fascismo italiano sugli slavi, sia con la deportazione di intere famiglie, bambini compresi i quali ci hanno lasciato le loro testimonianze nei temi e nei disegni della nostra prima mostra intitolata “Quando morì mio padre”; sia con violenze di tutti i tipi nei territori jugoslavi occupati, con la seconda mostra “Testa per dente”.

Discuteremo sul fatto che le due giornate siano antitetiche o se siano strettamente collegate. Sono nate in modo antitetico, quasi a voler spiegare la cosiddetta logica degli “opposti estremismi”, ma mentre la “Giornata della Memoria” è storicamente indiscutibile, la “Giornata del Ricordo” ha lacune e imperfezioni dovute spesso più a una logica di propaganda e di inesattezze quando non proprio di invenzioni.

C’è, a nostro avviso, un filo nero che collega i campi di concentramento nazisti con le foibe, ed è il filo nero del fascismo italiano, il quale ha avallato i treni carichi di ebrei e non solo diretti in Germania, ma ha anche costituito molti campi di internamento sia in Italia che in Istria (il più famoso Arbe-Rab) i quali, se non prevedevano la “soluzione finale” come quelli nazisti, erano comunque in condizioni penose tanto che moltissime persone vi morirono.

Da ciò, ma soprattutto dalle violenze che per più di vent’anni i fascisti italiani hanno perpetrato nei confronti della popolazione slava (incendio Narodni Doma Trieste il 13 luglio 1920; l’italianizzazione forzata di lingua e nomi; la proibizione della lingua slava; l’interdizione agli slavi dei pubblici uffici; l’occupazione di loro case e terreni con relativa cacciata; l’occupazione del 6 aprile ’41 senza dichiarazione di guerra (!) con relative fucilazioni sommarie; incendi di case e paesi; stupri, massacri, deportazioni…) ha avuto come logica conseguenza l’odio e il disprezzo degli jugoslavi nei confronti dei fascisti. Di qui le foibe anche se non giustificabili. Ma con numeri molto diversi da quelli propagandati; con due momenti totalmente diversi (dopo l’8 settembre ’43; dopo maggio ’45); col fatto che gli infoibati erano già cadaveri e venivano lì gettati per evitare epidemie; col fatto che pure nazisti e fascisti gettarono slavi nelle foibe.

L’ovvia conclusione è che la responsabilità della tragica vicenda delle foibe non può che ricadere sul fascismo e sulle sue dissennate e razziste politiche nel cosiddetto “confine orientale”. Si pensi che solo nel ’21 “Il popolo di Trieste” definiva gli slavi “degli insetti”; che Mussolini li chiamava “barbari” e ne avrebbe sterminato più di 500.000; che il generale Roatta nel ’42 si lamentava che “qui si ammazza troppo poco!” (in Jugoslavia).

Con queste premesse le conseguenze non potevano che essere tragiche. Ecco perché non ha senso, come invece purtroppo fanno molti (relatori, fiction TV e anche politici di diversi schieramenti…) parlare di foibe senza nemmeno accennare al fascismo italiano, suo principale responsabile».

Il confine orientale: dalla violenza fascista alle foibeIl confine orientale: dalla violenza fascista alle foibe



Il 13 e il 20 febbraio scorsi Voci dalle Dolomiti ha proposto a Radio Cooperativa la registrazione dell’incontro dibattito svoltosi a Mel (Belluno) sul tema “Il confine orientale: dalla violenza fascista alle foibe”.

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Mondiali di sci e infrastrutture: appello delle associazioniMondiali di sci e infrastrutture: appello delle associazioni



Ecco il podcast di Voci dalle Dolomiti andato in onda a Radio Cooperativa il 16 gennaio 2018.

Fra i temi trattati il dibattito in corso sulle infrastrutture previste in Cadore in vista dei Mondiali di sci 2021 a Cortina d’Ampezzo: alcune associazioni temono che interventi stradali esagerati possano, fra l’altro, accrescere il rischio di creare un corridoio di attraversamento sulle Alpi che richiamerebbe pericolosamente traffico pesante (Tir in cerca di un’alternativa economica all’Autobrennero).

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Agricoltura sana in montagna: appuntamenti e movimentiAgricoltura sana in montagna: appuntamenti e movimenti



Ecco il podcast di Voci dalle Dolomiti in onda il 24 ottobre 2017 in Fm a Radio Cooperativa.
In scaletta la presentazione dell’evento “Chiamata a raccolto”, in programma domenica 26 novembre (con un prologo il sabato) a Rasai di Seren del Grappa (vicino a Feltre, in provincia di Belluno), per iniziativa del gruppo Coltivare condividendo.
Una manifestazione molto partecipata che promuove un rapporto sano con la terra, un’agricoltura pulita e legata al territorio (in questo caso quello alpino dolomitico). Ne parliamo anche con Tiziano Fantinel (foto) di Coltivare condividendo.
In programma anche una conversazione con Giada Pislor del movimento Terra bellunese, che fa il punto sulle iniziative popolari per fermare l’arrivo nel Bellunese di aziende dedite alla viticoltura o alla melicoltura intensive (l’azione politica della campagna Liberi dai veleni, che unisce molte persone e realtà associate, è già sfociata nella stesura di un regolamento che mette al bando tutti i pesticidi catalogati come pericolosi per la salute, già adottato da numerosi Comuni, compresi Belluno e Feltre).

Dialogo sulla democrazia ricordando Roberto SolariDialogo sulla democrazia ricordando Roberto Solari

Roberto Solari


Lo scorso 25 marzo se n’è andato l’amico Roberto Solari, una persona sempre attiva nel nome della domocrazia e della libertà

A darne notizia è stata Catia Costanzo Boschieri, presidente della sezione Anpi di Montebelluna cui Roberto era iscritto.
In questo podcast la puntata di Voci dalle Dolomiti andata in onda l’11 aprile a Radio Cooperativa, con la registrazione del dialogo sulla democrazia, avvenuto sulle Vette Feltrine nel corso di una delle passeggiate partigiane cui ha partecipato anche Roberto, del quale si potà riascoltare la voce.

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La Strage di Sant’Anna di Stazzema, la memoria, l’oggi: il libro di Lorenzo GuadagnucciLa Strage di Sant’Anna di Stazzema, la memoria, l’oggi: il libro di Lorenzo Guadagnucci



Ecco il podcast di “Voci dalle Dolomiti” andato in onda ieri a Radio Cooperativa: la presentazione del libro “Era un giorno qualsiasi”, con l’autore Lorenzo Guadagnucci in un colloquio con Zenone Sovilla.

Sant’Anna di Stazzema, la strage del ‘44, la ricerca della verità. Una storia lunga tre generazioni ricostruita dal nipote di una delle vittime.

Uno spaccato del nostro Paese dove Sant’Anna diventa un simbolo e un punto di partenza proiettato nel presente per riflettere anche sulla memoria della Resistenza e della partecipazione nonviolenta alla lotta di Liberazione, “per costruire un pensiero nuovo, una cultura diversa”.

L’evento nel quale è stata registrata la conversazione, alla Bookique di Trento, era inserito nel programma della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno, promosso dall’associazione Libera.

La Bookique di Trento

Autonomia e Provincia a Belluno dopo il referendum costituzionale: parla il giurista Daniele TrabuccoAutonomia e Provincia a Belluno dopo il referendum costituzionale: parla il giurista Daniele Trabucco



Ecco il podcast di Voci dalle Dolomiti andato in onda il 13 dicembre a Radio Cooperativa: il costituzionalista Daniele Trabucco analizza in un’intervista lo scenario dopo il successo del no nel referendum costituzionale.

Si farà riferimento in particolare alla conferma delle Province e alla possibile evoluzione istituzionale per Belluno, che continua a lottare per ottenere uno status differenziato di autogoverno