Prosegue con successo la raccolta di firme per la petizione “Lioberi dai veleni”, promossa da numerose realtà associate bellunesi, che denunciano la colonizzazione agricola in atto in provincia a opera di aziende provenienti dalla zona trevigiana del prosecco o da quella trentina delle mele.
Di seguito il testo della petizione, che si può sottoscrivere anche online, da quale si evincono le ragioni di preoccupazione per il rischio che anche a Belluno si insedi a a buon mercato e con la complicità dell’ente pubblico, Regione Veneto in primis, un modello agricolo intensivo non compatibile con il rispetto dell’ambiente e della salute (uso massiccio di pesticidi e fitofarmaci), a maggior in un territorio alpino e turistico in cui si assiste già anche a massicci interventi di trasformazione del paesaggio, con pesanti sbancamenti per far posto alle monocolture. L’alternativa proposta è un modello agricolo più rispettoso e aderente alle esigenze del territorio e di chi ci abita.
LIBERI DAI VELENI – ci metto la firma!
PETIZIONE POPOLARE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE
CONTRO L’INVASIONE DI VIGNETI
E MELETI INTENSIVI IN PROVINCIA DI BELLUNO
Una nuova forma di colonizzazione è in atto nel territorio bellunese. Molti ettari di terreno vengono acquistati nelle nostre zone allo scopo di impiantarvi coltivazioni di tipo intensivo, in particolare, vigneti e meleti.
Tali coltivazioni sono caratterizzate da un largo impiego di diserbanti e pesticidi che hanno già avuto diversi effetti negativi per la salute e per l’ambiente nelle Province confinanti. Le conseguenze per l’impiego di tali
sostanze nel territorio bellunese sono:
a) grave rischio per la salute dei cittadini che abitano, lavorano, frequentano le scuole nelle zone limitrofe alle coltivazioni
b) l’inquinamento della terra, dell’acqua e dell’aria
c) la moria di numerose specie animali (in particolare insetti (es. api), lombrichi e uccelli ecc.)
d) svalutazione del valore commerciale degli immobili confinanti le coltivazioni
e) graduale depauperamento di una risorsa naturale preziosa come è il territorio e il paesaggio della Valbelluna
Noi sottoscritti intendiamo riappropriarci della sovranità sul territorio. Pertanto rivolgendoci alle Istituzioni ed agli Enti di competenza CHIEDIAMO:
1) Che vengano approvati regolamenti di polizia rurale che limitino l’utilizzo dei pesticidi e vietino quelli cancerogeni e nocivi per la salute
2) Che siano sviluppate politiche che favoriscano un’agricoltura sana e sostenibile nel rispetto della biodiversità e delle tipicità bellunesi
3) Che vengano rivisti gli strumenti di controllo e salvaguardia sull’utilizzo del territorio per evitare pesanti sbancamenti, deturpazione del paesaggio e possibili discariche abusive
4) Che vengano ridotti gli incentivi economici per le produzioni intensive e no food in favore di modelli di coltivazione sostenibili per prodotti tipici e primari
5) Che venga revocata la Denominazione di Origine Controllata (DOC) del prosecco dalla provincia di Belluno, in quanto puro strumento speculativo di aumento delle quote a beneficio esclusivo dei produttori trevigiani
6) Che siano attivati nelle scuole percorsi formativi su questi temi e che siano istituite diete con prodotti biologici e locali per le mense scolastiche
NOTA: PER NON AVERE DUPLICATI, SCEGLI SE FIRMARE SUL CARTACEO OPPURE ON-LINE. GRAZIE!