Dopo il pasticcio regionale sull’attribuzione dei seggi alle elezioni, il movimento Belluno autonoma Regione Dolomiti ha presentato ricorso per contestare l’esclusione della sua candidata Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano di Cadore, presente con altri due esponenti del Bard nella lista Veneto Civico e risultata eletta secondo la prima attribuzione effettuata dagli uffici dell’ente veneziano. Poi, però, anche in seguito ad alcuni ricorsi, fra i quali quello dell’ex consigliere Pd bellunese Sergio Reolon, i giudici hanno modificato le assegnazioni di una serie di seggi e Alessandra Buzzo è stata esclusa, a vantaggio dapprima di uno e successivamente di un altro candidato (il risultato è che allo stato attuale a rappresentare Belluno, che conta appena due consiglieri su 50, sono soltanto esponenti della Lega Nord la quale peraltro in provincia di Belluno ha racimolato, compresa la lista Zaia, solo il 34% dei voti).
Riceviamo e volentieri pubblichiamo, in proposito, il comunicato del movimento Bard.
«È stato depositato sabato il ricorso al Tar Veneto di Alessandra Buzzo contro l’esito delle elezioni regionali del 31 maggio scorso. Il ricorso, redatto dagli avvocati Enrico Minnei di Padova e Eliana Bertagnolli di Venezia, punta a fare chiarezza sul doppio annullamento dei verbali dell’Ufficio centrale regionale di proclamazione degli eletti, chiedendo la riassegnazione dei seggi residui, riconsegnando il posto a Alessandra Buzzo.
Secondo la ricostruzione dei fatti degli avvocati Minnei e Bertagnolli, a “scombinare” le carte in tavola hanno contribuito gli inviti – risalenti al 4 giugno – degli ex assessori regionali Conte e Zorzato a rivedere la lista dei consiglieri eletti seguendo un’interpretazione alternativa della legge regionale. Esposto analogo è stato presentato l’8 giugno da Sergio Reolon, che contestava la “violazione e/o falsa applicazione dell’art.22 comma 6 lett.b” proprio sull’assegnazione dei seggi residui. “Una mossa che non capiamo, visto che Reolon non avrebbe comunque avuto possibilità di essere eletto, – commentano dal direttivo Bard – ma che spiega i duri attacchi ricevuti tramite la stampa dal nostro movimento da parte dell’ex consigliere regionale.
È lo stesso Reolon, nel testo del suo ricorso, a suggerire la revisione dell’assegnazione del seggio di Veneto Civico alla provincia di Belluno, indicando come questo andrebbe – secondo lui – a Treviso” . Nel ricorso poi si ricostruisticono tutti i passaggi, le revisioni, gli annullamenti e la modifiche ai verbali che hanno portato a quella che – per gli avvocati – è una “ingiustizia manifesta”, tanto da spingerli a chiedere la revisione dell’assegnazione dei seggi residui per la provincia di Belluno, riassegnando il seggio al sindaco di Santo Stefano di Cadore.
“I documenti che abbiamo prodotto davanti al Tar, per noi, parlano chiaro: è Alessandra Buzzo la seconda consigliere regionale bellunese”, commentano dal Bard, che ora lancia un appello a cittadini e simpatizzanti per incrementare il fondo a sostegno di questa battaglia. Già i membri del direttivo si sono “autotassati” e, grazie ad alcuni contributi privati, è stato possibile presentare ricorso, ma ora si chiede anche l’aiuto dei bellunesi per coprire il costo dell’operazione. Un sostegno che però non sarà “a perdere”: in caso di successo, infatti, la stessa Buzzo si è già detta disponibile a restituire quanto ricevuto a chi ne farà richiesta.
Una sorta di prestito, insomma, con uno scopo ben chiaro e spiegato nel messaggio che per i prossimi giorni circolerà via Facebook, sms e Whatsapp: “Per riportare la democrazia. Per ridare dignità a questo territorio. Per portare una voce nuova a Venezia. Per una svolta storica: la prima volta del Comelico in Regione, la prima donna bellunese a Palazzo Balbi. Aiutaci, anche con un piccolo contributo, a restituire giustizia e rappresentanza a questa terra. La nostra terra, la TUA terra”.
Per contribuire, si può effettuare il versamento – di qualsiasi importo – sul conto corrente del Bard, Iban IT 81 Q 08511 61240 000000025514. Causale: Contributo ricorso Buzzo nome cognome (eventualmente “da restituire in caso di successo”)».
AGGIORNAMENTO
«Ancora quattro mesi, e poi sarà fatta chiarezza sulle elezioni regionali dello scorso 31 maggio: è stata fissata per il 18 novembre l’udienza al Tar Veneto per il ricorso di Alessandra Buzzo contro il “pasticcio” che ha portato prima alla sua elezione e poi alla revoca della nomina. Un periodo di attesa più lungo del previsto, ma che pare giustificato dalla presenza di altri ricorsi sul tema: “Sembra che sull’esito delle elezioni venete siano state presentate diverse contestazioni che riguardano vari aspetti della competizione elettorale. – spiegano dal direttivo Bard – Probabilmente il giudice ha ritenuto opportuno aggregare tutti i ricorsi sul tema; una decisione che ha fatto crescere nei nostri avvocati la speranza di un esito positivo per la nostra battaglia”. Continua intanto con successo la raccolta fondi per coprire le spese del ricorso: dopo l’autotassazione dei membri del direttivo, contributi – anche consistenti, anche da importanti personalità, non solo bellunesi – sono già arrivati sul conto corrente del movimento. Per contribuire, si può versare un importo a piacere; si ricorda che, in caso di successo, Alessandra Buzzo si è già detta disponibile a restituire quanto versato a chi ne farà richiesta. Questi idati per il versamento: Iban IT 81 Q 08511 61240 000000025514. Causale: Contributo ricorso Buzzo nome cognome (eventualmente “da restituire in caso di successo”)».